Il mercato dei metalli preziosi è strettamente regolato da leggi volte a impedire comportamenti fraudolenti e la ricettazione di oggetti rubati. Ad esempio è proprio per questo motivo che la compravendita in contanti di gioielli e oro vecchio presso i compro oro è sottoposta al limite dei 2.999 euro. Di conseguenza il pagamento può avvenire in contanti soltanto se non supera questa cifra; in caso contrario deve essere sotto forma di bonifico bancario o postale.
La compravendita di oro da investimento è regolata dalla Legge 7/2000 del 17 gennaio che recepisce le direttive dall’Unione Europea. Si tratta della Direttiva 98/80/CE emanata nel 1998 grazie alla quale tutte le transazioni di oro da investimento e assimilati risultano esenti da IVA. Di conseguenza è stato abolito il monopolio dell‘ufficio Italiano dei cambi sull’oro, così da rendere possibile la compravendita del metallo da investimento anche a tutti i residenti in Italia.
Per quanto riguarda la disciplina del mercato dei metalli preziosi bisogna tenere a mente che è prevista una regolamentazione differente per i compro oro. Questi esercizi commerciali, infatti, raramente hanno la qualifica di Operatori Professionali in Oro. Da un lato questo comporta per i titolari e il personale minori adempimenti burocratici, dall’altro questo fatto garantisce meno sicurezza e requisiti più bassi. Al tempo stesso si ricorda che la segreteria all’Industria sta predisponendo insieme a Banca Centrale una legge specifica per monitorare e rendere più sicure e trasparenti le attività dei compro oro. L’avvio dell’iter legislativo promette di portare in tempi brevi a una legislazione dai requisiti più rigorosi. Infatti al giorno d’oggi operano nel mercato della compravendita dell’oro usato anche società dal comportamento opaco oppure al limite della legalità. La modifica della disciplina del mercato dei metalli preziosi si pone l’obiettivo di dare maggiori garanzie ai privati che decidono di alienare il proprio oro usato sotto forma di gioielli oppure di oggetti preziosi. Al tempo stesso risulta vantaggiosa e utile anche per gli esercenti in quanto non dovranno più affrontare la concorrenza di negozi che operano al confine del lecito. Una maggiore trasparenza e sicurezza nelle transazioni porterà grandi benefici all’intero settore, permettendo di evitare truffe. Di conseguenza è possibile che l’aumento degli standard e la diffusione dei comportamenti virtuosi renda più allettante per un maggiori numero di privati il ricorso a questa pratica per monetizzare il proprio oro vecchio.
Anche con la modifica della disciplina del mercato dei metalli preziosi le transazioni commerciali aventi per oggetto l’oro devono essere effettuate fisicamente e non online. Allo stesso modo, quando ci si presenta in negozio, sarà sempre obbligatorio presentare un proprio documento d’identità in corso di validità. Infatti la vendita dei metalli preziosi può essere effettuata soltanto dai maggiorenni. Gli esercenti dovranno pesare gli oggetti e i gioielli con una bilancia in piena vista e annotare nel registro delle vendite la quantità complessiva di metallo pregiato, la descrizione di ogni singolo pezzo e la cifra corrisposta al privato.
Dato il grande numero di compro oro presenti sul territorio italiano è importante seguire alcuni accorgimenti per ottenere la maggiore quotazione del metallo. Ad esempio è possibile usufruire del servizio blocca prezzo online. Si tratta di una funzione presente nella maggior parte dei siti web dei compro oro e consente di ovviare ai problemi legati alle fluttuazioni del prezzo dell’oro e dell’argento. Infatti questi metalli preziosi variano al ribasso oppure al rincaro la propria quotazione di alcuni centesimi. Per evitare che la quotazione scenda nel tempo che si impiega a raggiungere il negozio fisico è possibile bloccare il prezzo del metallo. In questo caso si hanno a disposizione 24 oppure 48 ore per perfezionare la vendita con tutta calma. In ogni caso è bene che gli utenti che vogliono cedere il proprio oro si rivolgano a negozi di compro oro che operano in modo trasparente e sicuro. Di conseguenza si consiglia di alienare l’oro usato presso punti vendita appartenenti a brand consolidati, diffusi su tutto il territorio italiano e dai prezzi convenienti.
Oro usato valutazione al grammo
Se si desidera vendere dell’oro usato è fondamentale conoscerne la valutazione al grammo, affinché si possa effettuare la vendita dei propri oggetti preziosi traendone il massimo profitto.
Questo metallo prezioso, infatti, è valutato proprio al grammo, e la sua quotazione non è effettuata autonomamente dalle varie aziende che operano nel settore per acquistare dell’oro, ovvero i cosiddetti compro oro.
L’oro, analogamente ad altri metalli preziosi, ha infatti una quotazione ufficiale che è valida in tutto il mondo e a cui tutte le attività del settore devono fare riferimento nel momento in cui acquistano dell’oro da privati o società.
Ed allora, a quanto ammonta la quotazione ufficiale dell’oro?
A questa domanda non può esistere una risposta univoca, o meglio, la quotazione dell’oro non è stabile, ma è soggetta ad oscillazioni proprio come avviene per le società quotate in borsa.
Se ci si chiede quale sia la quotazione ufficiale dell’oro, dunque, è molto importante consultare dei dati aggiornati, e chiunque può controllare questo dato in maniera autonoma.
Basta collegarsi ad Internet, d’altronde, per conoscere la quotazione dell’oro: in rete vi sono diversi siti web attendibili i quali aggiornano la quotazione dell’oro in modo costante.
L’oro ha una quotazione ufficiale che è soggetta a variazioni, dunque, ma a questo bisogna aggiungere due considerazioni importanti.
La prima è rappresentata dal fatto che questo metallo prezioso non è mai stato interessato da cali significativi nelle sue quotazioni: la valutazione ufficiale dell’oro è sempre stata su livelli piuttosto alti, di conseguenza l’oro è considerato un’ottima forma di investimento.
Sul piano pratico, dunque, chi acquista dell’oro oggi ha ottime possibilità di poterlo rivendere un domani ad un prezzo maggiorato, questo perché a livello globale la domanda di oro è sempre molto elevata, di conseguenza le quotazioni ufficiali di questo bene di lusso tendono quasi sempre a crescere, o al più a mantenersi stabili.
L’altra considerazione che merita di essere sottolineata è rappresentata dal fatto che sebbene, come detto, l’oro abbia una quotazione ufficiale, questo non significa che chi intende vendere un oggetto in oro ne possa ricavare in tutti i casi il medesimo profitto.
Tutti gli esercizi di compro oro, come detto, devono far riferimento alla quotazione ufficiale di questo bene, che come detto è espressa al grammo, a questo aspetto tuttavia si sommano le percentuali che l’attività trattiene per ricavare i propri profitti.
Se si richiede la valutazione del medesimo oggetto in oro ad attività di compro oro diverse, dunque, è assolutamente verosimile che ci si veda proporre delle quotazioni differenti, per questo motivo per il consumatore è sicuramente una buona prassi quella di chiedere a diversi esercizi quanto può ricavare dalla vendita del suo bene.
Le differenze tra le valutazioni proposte dai vari compro oro, ad ogni modo, sono piuttosto esigue: i compro oro trattengono infatti da ogni transazione delle percentuali molto vicine tra loro, e ciò non stupisce.
Se un compro oro trattenesse percentuali troppo elevate, infatti, la massiccia concorrenza non tarderebbe ad avere la meglio, se al contrario trattenesse delle percentuali esigue, particolarmente vantaggiose per chi vende, avrebbe serie difficoltà a raggiungere un bilancio positivo in considerazione dei vari costi commerciali e amministrativi.
Legittimamente, dunque, il consumatore si orienta verso il compro oro che offre la valutazione più vantaggiosa, allo stesso tempo però deve accertarsi che l’esercizio a cui si affida sia regolarmente abilitato allo svolgimento dell’attività e che rispetti tutte le normative che riguardano questo particolare settore.
Le leggi che riguardano la compravendita di oro sono restrittive, ed è giusto che sia così, dal momento che in assenza delle medesime questo settore potrebbe spalancare pericolose opportunità alla criminalità.
Senza approfondire oltremodo aspetti tecnici, si può sottolineare che ogni vendita di oggetti in oro deve essere tracciabile, quindi la persona che vende i propri articoli realizzati in questo metallo prezioso deve tassativamente fornire i propri documenti e deve compilare alcuni moduli.
Questi step, per quanto possano essere considerati da alcuni consumatori come delle noiose burocrazie, sono in realtà fondamentali: in questo modo, infatti, si scongiura l’eventualità che un malvivente possa vendere degli oggetti in oro appena rubati senza lasciare alcuna traccia del crimine commesso, allo stesso tempo si possono evitare episodi di riciclaggio.
Nel caso in cui un consumatore dovesse notare che un compro oro non rispetta questi step deve assolutamente insospettirsi, anzi deve evitare di scegliere quell’esercizio per effettuare la propria vendita.
Il consiglio, dunque, è quello più semplice: rivolgersi solo ed esclusivamente a compro oro in linea con le normative vigenti, preferibilmente a dei grandi brand che gestiscono diversi punti vendita sul territorio nazionale.
Questi compro oro, oltre a garantire la massima sicurezza e delle vendite molto fruttuose, propongono ai consumatori una vasta gamma di servizi complementari davvero molto interessanti.
I compro oro a Roma, acquistano i gettoni delle vincite televisive
I concorsi e i quiz televisivi prevedono diverse vincite di vario importo, tuttavia bisogna tenere a mente che queste vengono erogate sotto forma di gettoni d’oro. Questo accorgimento è necessario per evitare di essere equiparati al gioco d’azzardo, cosa che avviene nel caso in cui le vincite siano in moneta corrente. Infatti la legge proibisce il gioco d’azzardo in televisione, mentre il DPR 430/2001 definisce come iniziative pubblicitarie i concorsi televisivi che prevedono l’assegnazione di premi in base alla propria abilità o alla propria fortuna; non è necessaria la vendita o l’acquisto di servizi oppure prodotti. Per erogare i premi l’emittente televisiva che trasmette il programma a quiz o il concorso ordina l’emissione di una certa quantità di gettoni d’oro a una ditta specializzata: nella maggior parte dei casi si tratta della Rai e di Mediaset, il cui logo viene riportato sugli elementi. I gettoni hanno un determinato peso, 10 grammi circa ognuno, e un valore standard. Per questo motivo i vincitori si trovano nella situazione di dover trasformare i gettoni vinti in denaro contante.
I gettoni d’oro sono in metallo 18 carati, quindi in lega; di conseguenza, anche se gli elementi sono assimilati a lingotti, hanno un valore minore. La monetizzazione dei gettoni può avvenire in un qualunque compro oro o banco metallo, tenendo a mente quali sono le norme di legge che riguardano questa tipologia di compravendita. Per prima cosa si ricorda che la vincita è al lordo e quindi circa un quarto dell’importo viene trattenuto sotto forma di tasse. L’erogazione avviene in un periodo che va dai tre ai sei mesi; a questo punto il vincitore può decidere di conservare i gettoni e aspettare che il valore dell’oro salga prima di venderli, così da fare un buon investimento. Questa operazione è resa possibile dal fatto che la quotazione dell’oro, e di conseguenza anche dell’oro 18 carati, presenta fluttuazioni anche giornaliere. Per questo motivo, aspettando il momento giusto per vendere, si può ottenere un guadagno maggiore rispetto al valore che avevano i gettoni quando sono stati coniati. In questo caso, però, bisogna controllare l’andamento del metallo aureo giorno per giorno.
Nella maggior parte dei casi si decide si trasformare la vincita in denaro contante in tempi brevi, sia per avere immediatamente la somma in contanti a disposizione che nel timore di fluttuazioni negative del prezzo dell’oro. La soluzione migliore consiste nel rivolgersi direttamente allo stesso banco metalli che si è occupato dell’emissione dei gettoni d’oro: in questo caso non è necessario ritirarli. I vantaggi consistono anche nel trattamento di favore che si riceve nella maggior parte dei casi: la decurtazione dell’importo corrispondente al valore dei gettoni d’oro è solo del 5% e la somma viene accreditata sul conto corrente del vincitore. In alternativa si può scegliere di effettuare la transazione commerciale presso un negozio di compro oro che effettua l’operazione seguendo sempre quanto previsto dalle norme di legge. In genere si preferisce monetizzare la propria vincita presso il banco metalli erogatore in quanto si evita in questo modo di dover organizzare il trasporto dei gettoni d’oro fino alla propria casa con un furgone blindato. Quest’ultimo rappresenta un’ulteriore spesa e aumenta il rischio di subire un furto; di conseguenza si opta quasi sempre per la soluzione più vantaggiosa e più sicura.
La monetizzazione dei gettoni d’oro prevede notevoli decurtazioni e così l’importo che si ottiene alla fine è notevolmente inferiore rispetto a quanto effettivamente vinto. Ad esempio se si vincono 250.000 euro lordi bisogna sottrarre le tasse e l’imposta sul valore aggiunto; inoltre bisogna valutare quale sia la quotazione dell’oro al momento della transazione. Se si vende l’oro quando il mercato è sfavorevole, è possibile che la somma ottenuta alla fine sia di 150.000 euro. Nel caso in cui la quotazione del metallo aureo sia in crescita, invece, è possibile ottenere un importo maggiore. Inoltre bisogna tenere a mente quali siano i prezzi applicati dal banco metalli oppure dal compro oro a cui ci si rivolge per effettuare la transazione commerciale.
Quanto vale l’oro usato?
Sono sempre di più le persone che si rivolgono ai compro oro per monetizzare il proprio oro usato, sotto forma di orologi, braccialetti, catenine, ciondoli e oggetti di oreficeria varia. Questa tendenza non riguarda soltanto i singoli (studenti, giovani, adulti, pensionati), ma anche le famiglie e si è imposta nel contesto comune a partire dal 2009, quando l’inizio della crisi economica internazionale ha reso sempre più difficile arrivare tranquillamente a fine mese e far fronte a bollette e spese varie. Di conseguenza si è assistito alla moltiplicazione di queste attività (in particolare i compro oro, ma anche negozi di pegni e banco metalli) in tutte le città italiane, a cominciare da quelle di maggiori dimensioni. Tuttavia non è affatto raro trovare decine di questi esercizi commerciali anche nei centri medio-piccoli. Si può dire che al giorno d’oggi i compro oro sul territorio italiano ammontano ormai a circa 5000 e il loro giro d’affari cresce di anno in anno: al momento il fatturato dell’intero settore è di due miliardi di euro annui circa.
Al tempo stesso si rileva una forte crescita della domanda, cioè della decisione di vendere il proprio oro usato per contanti, e che riguarda ormai tutte le fasce d’età e tutti le varie stratificazioni della popolazione. Sono tendenze indipendenti dall’età e dalla posizione geografica, che si possono considerare assolutamente comuni e normali. Infatti in passato erano soprattutto persone dall’età più o meno avanzata e i pensionati a rivolgersi ai negozi di compro oro, oppure tradizionalmente al banco dei Pegni, per integrare le proprie entrate mensili e la propria pensione. Invece al giorno d’oggi questo comportamento riguarda anche moltissime persone che hanno fra i trenta e i cinquant’anni e che necessitano di un sostegno al reddito.
Infine negli ultimissimi anni si assiste a una tendenza che molti definiscono preoccupante: a rivendere i propri gioielli oppure oggetti preziosi di vario genere sono sempre più giovanissimi. Si tratta per lo più dei ventenni, tuttavia sono presenti anche alcuni minorenni, persone che per legge non sono autorizzate a vendere metallo pregiato ai compro oro. Secondo le disposizioni che gli esercizi commerciali sono tenuti a seguire c’è quella di controllare il documento d’identità valido del privato che si rivolge al compro oro per monetizzare catenine, pendenti o quant’altro. Si tratta anche di una disposizione necessaria per combattere il riciclaggio di oggetti rubati, ma che purtroppo viene disattesa da negozi che adottano un comportamento al limite della legge.
I giovani si caratterizzano anche per il fatto di vendere piccoli oggetti d’oro, in particolare le medagliette, i pendenti, i braccialetti e le catenine che hanno ricevuto come regalo per il battesimo, la comunione oppure la cresima. In questo caso i contanti ricevuti servono per acquistare nuovi dispositivi tecnologici appena usciti, come smartphone, pc di ultima generazione e iPhone. oppure capi di abbigliamento di moda. Fanno eccezione molti studenti che finanziano in questo modo l’acquisto di libri, il fatto di studiare come fuori sede oppure generi non di primaria necessità.
Si vede quindi come la vendita del proprio oro usato serva per soddisfare tantissime motivazioni diverse, dal pagamento delle bollette a quello dell’abbonamento in palestra, per poter andare a un concerto o per rinnovare il guardaroba in vista della prossima stagione. L’obiettivo comune resta comunque quello di ottenere la migliore valutazione possibile e quindi guadagnare di più dalla vendita dei preziosi. Per vendere il proprio oro usato al meglio esistono piccoli accorgimenti facili da seguire e che consentono sempre di ottenere ottimi risultati.
In primo luogo è necessario controllare quale sia l’andamento dell’oro sul mercato internazionale: questo metallo prezioso è quotato in Borsa e l’aumento o il calo delle valutazioni finanziarie influenzano anche quelle applicate presso i compro oro. Al tempo stesso è molto più conveniente vendere quando il prezzo dell’oro aumenta. In secondo luogo bisogna fare una comparazione delle offerte presentate dai vari negozi, così da poter valutare quale sia quella migliore. In ogni caso la quotazione applicata deve avere un rapporto reale con la realtà, altrimenti si ha a che fare con prezzi destinati solo ad attirare i venditori e che poi non vengono realmente ottenuti durante la transazione commerciale. Si tratta di un comportamento al limite della truffa, ma che si riscontra più spesso di quel che si creda.
Un ottimo escamotage consiste nello sfruttare il servizio del blocca prezzo, offerto ai privati da numerosi compro oro: è sufficiente andare sul sito e bloccare la quotazione dell’oro. Successivamente si hanno 24 ore per andare il negozio ef effettuare fisicamente la vendita; in questo modo non si rischia che improvvise oscillazioni in Borsa facciano calare il prezzo del metallo prima del termine della transazione. In alcuni casi si trovano esercizi commerciali che propongono una controfferta ai privati se il prezzo bloccato praticato da un loro concorrente è maggiore della quotazione che applicano al momento. Per sapere quali siano questi negozi e le modalità con cui viene messo in atto questo servizio è sufficiente controllare il sito web dei compro oro e seguire le istruzioni riportate nella sezione apposita.
Compro oro usato, come funziona veramente?
Con la diffusione della pratica di vendere i propri gioielli e oggetti preziosi in argento, oro e altri metalli sono diventati sempre di più i negozi di compro oro: si tratta di esercizi commerciali che acquistano l’oro vecchio e metalli preziosi di pregio dai privati a fronte di un corrispettivo in denaro da determinare volta per volta. Infatti la valutazione e l’acquisto dei propri gioielli e oggetti preziosi segue regole particolari: ad esempio la quotazione dell’oro cambia ogni giorno ed è diversa da negozio a negozio. Per questo è necessario fare chiarezza ed esaminare attentamente alcuni punti fondamentali per sapere come funzionano questi esercizi commerciali e gli accorgimenti da seguire per ottenere la massima valutazione.
Per prima cosa bisogna tenere a mente la differenza tra oro puro 24 carati e oro 18 carati: nel primo caso si parla di lingotti oppure di metallo finanziario. L’oro, infatti, è quotato in Borsa e le sue quotazioni vengono fissate due volte al giorno dalla Borsa di Londra in base al volume delle compravendite e all’andamento della situazione geopolitica mondiale. Per questo motivo il prezzo del metallo puro può variare anche di alcuni centesimi durante il corso della giornata. L’oro 18 carati, invece, è una lega, formata per il 75% da oro e per il 25% da altri metalli (argento, rame, palladio, cobalto o una miscela variabile di argento e rame). In base alla composizione della lega cambia anche il suo colore. L’oro 18 carati viene usato comunemente in gioielleria e in oreficeria in quanto il metallo puro è troppo duttile e morbido per non subire danni dovuti all’uso nel corso del tempo. L’andamento del prezzo dell’oro puro determina a sua volta la quotazione dell’oro offerta dai vari negozi: in genere si sottrae dal valore borsistico una percentuale variabile del 30-35%. Infatti ogni compro oro propone prezzi diversi, in base al guadagno che il gestore vuole ricavare dalla transazione.
Passando a esaminare nel dettaglio l’operazione di vendita si sottolinea il fatto che il privato deve presentare il codice fiscale e un documento d’identità valido al negoziante prima di portare a termine la transazione. In questo modo non solo ci si assicura che la persona sia maggiorenne, ma si riportano i suoi dati personali nell’atto di vendita e nel registro apposito. In questi documenti sono riportanti anche la quantità d’oro venduta, la quotazione applicata e la somma corrisposta. La valutazione avviene per pesatura: infatti la quotazione dell’oro è per grammo. Nel caso che si vendano gioielli con pietre preziose incastonate è necessario rivolgersi a negozi specializzati oppure accertarsi che le gemme possano essere tolte facilmente. In caso contrario, per evitare una valutazione approssimativa, è bene presentare la documentazione che attesta il taglio, la purezza e la qualità della pietra: ciò vale soprattutto per i diamanti. La valutazione degli oggetti è sempre senza impegno e gratuita, altrimenti si commette un reato.
Il pagamento avviene in contanti solo se la somma corrisposta è inferiore ai 2.999 euro in base alle leggi antiriciclaggio. Per l’oro viene valutato per una cifra superiore, la transazione avviene con bonifico oppure assegno bancario. Dato che la compravendita avviene tra privati, si è esenti dal pagamento di tasse e IVA. Pochi sanno che si può sempre usufruire del diritto di recesso nel caso si cambiasse idea sulla vendita. Infatti tutti gli oggetti devono rimanere per 10 giorni presso il compro oro in stato di fermo. Il privato può quindi riacquistare gli oggetti e le autorità possono effettuare rilievi sulla transazione per accertare il rispetto delle norme di legge.
Una volta trascorso questo periodo, il compro oro invia tutto il metallo acquistato (ovviamente si parla di quantità rilevanti per ottimizzare le spese) a una ditta specializzata che si occupa di fonderlo e raffinarlo: in questo modo si ottiene oro 24 carati sotto forma di lingotti. Questi sono commercializzati nuovamente entrando nella filiera internazionale come oro da investimento o per essere venduto a orafi e aziende di gioielli, dove viene lavorato in vario modo.
Come bloccare il prezzo dell’oro
Ogni tanto può accadere di mettere in ordine quei cassetti che non apriamo da anni e così si ritrovano oggetti dimenticati come, per esempio: un orecchino rotto, la collanina che non ci piaceva, un anello troppo stretto e altri monili ormai inutilizzati da tempo. Gettarli non se ne parla, è comunque oro e ha il suo valore. Rintanarli di nuovo in fondo al cassetto non è la soluzione migliore. Forse si potrebbero vendere e con il ricavato comprare magari un bracciale unisex, che è di moda.
L’idea è certamente buona ma manca il tempo per realizzarla. Non è semplice andare in giro per negozi per far valutare l’oro. Non ci si può accontentare della prima valutazione e poi come si fa ad essere sicuri che il prezzo offerto sia il migliore. Oltretutto il valore del prezioso metallo cambia ben due volte ogni giorno, e magari, mentre uno decide cosa fare, il prezzo cala. Troppo complicato.
Poi, per caso, mentre si naviga tra un sito di sport ed uno di moda, si viene a conoscenza del fatto che esistono i compro oro online, e allora tutta la situazione cambia aspetto. Non c’è più bisogno di andare in giro per ottenere quello che vogliamo. Basta visitare i siti online delle aziende che commerciano in metalli preziosi. Il valore dell’oro è aggiornato in tempo reale, così come il prezzo che l’operatore offre per ogni grammo di metallo prezioso. Un consiglio importante è quello di pesare i gioielli, possibilmente su una bilancia di precisione, così si può avere un’idea di massima della cifra che può essere ricavata.
E’ buona cosa visitare più di un sito per poter fare dei confronti e scegliere quello che sembra più affidabile. Non sempre chi offre cifre più alte è necessariamente il migliore. A volte è meglio ricavare qualche euro in meno ma avere la certezza che l’operatore al quale ci si vuole rivolgere sia conosciuto sul mercato e che la sua onestà sia a prova di dubbio.
Se la necessità di disfarsi dei gioielli non è poi così pressante, può essere interessante anche monitorare l’andamento del mercato per qualche giorno e poi decidere quale è il prezzo che riteniamo più vicino alle nostre aspettative e vendere. Ma non bisogna precipitarsi dal negoziante per paura di un cambio improvviso e sfavorevole della quotazione. I siti delle migliori aziende che commerciano in preziosi, offrono la possibilità di bloccare il prezzo dell’oro per almeno quarantotto ore. Di solito è necessario compilare un form. Verranno richiesti alcuni dati personali oltre al peso stimato dell’oro che si intende vendere. Dopo aver stipulato una specie di accordo proforma, il potenziale cliente ha due giorni di tempo per decidere se concludere l’affare o non continuare la transazione. In questo periodo di tempo ha la sicurezza assoluta che se propende per la vendita non avrà sorprese e incasserà la cifra pattuita.
Solamente a questo punto il cliente dovrà recarsi di persona presso il negozio con il quale a preso accordi per espletare le formalità finali, ovvero consegnare i gioielli e ricevere il controvalore in denaro. Una faccenda che sembrava complicata e lunga, con l’ausilio del web, si è risolta facilmente e in poco tempo, e ora si può acquistare quel braccialetto che ci piaceva tanto.
Differenze tra gioielli
La differenza tra gioielli artigianali e gioielli commerciali può sembrare banale, al giorno d’oggi orafi artigianali davvero bravi ne sono rimasti pochi!
Sul territorio nazionale ci sono innumerevoli gioiellerie ma poche possono annoverarsi come laboratori orafi.
Gli artigiani dei gioielli di un tempo non sapevano neanche cosa fosse la tecnologia, oggi l’uso del computer è sempre più diffuso, anche per la realizzazione di gioielli. Sono rari gli orafi che carta e matita per disegnare l’oggetto prezioso già ideato mentalmente o capaci di ricreare un bozzetto proposto dal cliente.
Le creazioni dell’orafo artigianale sono veri e propri capolavori creati secondo la vera tradizione che segue regole di antica memoria come ‘la tecnica della fusione a cera persa’ che non permette di riprodurre due volte lo stesso oggetto.
Un gioiello creato in laboratorio dalle mani sapienti di un orafo è un qualcosa di unico e rappresenta un’espressione artistica di tutto rispetto che racchiude emozioni intrinseche e valore affettivo inestimabile.
Quando il gioiello è perfettamente uguale a quello idealizzato dalla mente dell’orafo, egli stesso provvederà ad incastonare pietre preziose scegliendole dopo accurate selezioni.
Al contrario dell’orefice, il gioielliere acquista prodotti finiti o i cosiddetti ‘gioielli modificabili’ ovvero provenienti dall’industria orafa ma che si possono tramutare incastonando pietre preziose o altre minuzie.
Questa però, non è da considerarsi arte orafa perché anelli, orecchini, collane e quant’altro derivano da una serie di richieste di mercato che vengono progettate al computer con innovativi software e realizzati in serie.
I gioielli d’oro e d’argento sono punzonati. Secondo la normativa del settore dei preziosi, ogni gioiello d’oro o d’argento, palladio o platino deve essere soggetto a punzonatura.
Il punzone è il marchio esagonale dentro il quale sono impressi i carati in millesimi. Sui gioielli d’oro è possibile vedere la dicitura “750, 585, 375” e su quelli d’argento “925, 800”.
Ogni casa produttrice deve necessariamente attestare tramite punzonatura quale sia l’effettiva quantità d’oro contenuta nel gioiello.
Durante la fase di lavorazione infatti, bisogna miscelare i metalli preziosi, che si tratti di oro o argento, con altri metalli, realizzando delle leghe per renderli malleabili, poiché allo stato puro risultano troppo morbidi.
Tuttavia, la punzonatura è obbligatoria solo dai primi del 900 quindi è possibile che in circolazione ci siano gioielli che seppur preziosi non sono punzonati. Inoltre è doveroso ricordare che sul mercato ci sono anche pezzi provenienti da altre nazioni, che possono non menzionare la caratura.
Alcuni gioielli di manifattura inglese infatti, possono essere stati marchiati con il simbolo dello stemma della città di provenienza, con il simbolo della corona o con delle lettere.
In caso di alienazione di questi preziosi, gli operatori professionali dei negozi compro oro possono verificarne l’autenticità. Purtroppo sul mercato della compravendita dell’oro girano falsi colossali che solo un esperto del ramo può riconoscere.
Si tratta di pezzi indubbiamente antichi ma detti di ‘oro borbonico’ o semplicemente laminati in oro ma non facilmente distinguibili dall’oro vero.
Se si tratta di gioielli dove sono state incastonate pietre preziose, ogni monile deve possedere un certificato di autenticità.
Mentre sull’oro è presente la punzonatura, sulle gemme il certificato deve garantire la qualità della pietra, il taglio e la caratura.
Anche in questo caso i falsi sono molteplici e alcune certificazioni riportano la dicitura’ brillante naturale’ al posto di quella corretta ‘ diamante naturale taglio brillante’
I professionisti dei compro oro sono le persone adatte alle quali rivolgersi per un’adeguata valutazione.
Valgono più i gioielli d’epoca o quelli contemporanei?
La regola dei compro oro è quella di valutare il gioiello in base alla caratura ossia all’oro effettivo contenuto nel monile.
Di solito, il peso delle pietre preziose viene decurtato durante valutazione del gioiello.
Tuttavia in caso di gioielli particolarmente preziosi ed antichi, gli operatori provvederanno ad una perizia particolare che verrà effettuata da un esperto nel campo.
Spesso in casa si posseggono gioielli di grande pregio e non se ne apprezza il valore mentre potrebbero risultare una buona fonte di investimento specialmente se sono oggetti che non si usano o sono fuori moda.
Gli operatori non acquistano pietre con il cosiddetto ‘taglio a rosetta’ mentre acquistano le pietre munite di certificato e che saranno valutate a seconda della qualità dichiarata su di esso.