Compro oro usato, come funziona veramente?

column-service2-750x330Con la diffusione della pratica di vendere i propri gioielli e oggetti preziosi in argento, oro e altri metalli sono diventati sempre di più i negozi di compro oro: si tratta di esercizi commerciali che acquistano l’oro vecchio e metalli preziosi di pregio dai privati a fronte di un corrispettivo in denaro da determinare volta per volta. Infatti la valutazione e l’acquisto dei propri gioielli e oggetti preziosi segue regole particolari: ad esempio la quotazione dell’oro cambia ogni giorno ed è diversa da negozio a negozio. Per questo è necessario fare chiarezza ed esaminare attentamente alcuni punti fondamentali per sapere come funzionano questi esercizi commerciali e gli accorgimenti da seguire per ottenere la massima valutazione.
Per prima cosa bisogna tenere a mente la differenza tra oro puro 24 carati e oro 18 carati: nel primo caso si parla di lingotti oppure di metallo finanziario. L’oro, infatti, è quotato in Borsa e le sue quotazioni vengono fissate due volte al giorno dalla Borsa di Londra in base al volume delle compravendite e all’andamento della situazione geopolitica mondiale. Per questo motivo il prezzo del metallo puro può variare anche di alcuni centesimi durante il corso della giornata. L’oro 18 carati, invece, è una lega, formata per il 75% da oro e per il 25% da altri metalli (argento, rame, palladio, cobalto o una miscela variabile di argento e rame). In base alla composizione della lega cambia anche il suo colore. L’oro 18 carati viene usato comunemente in gioielleria e in oreficeria in quanto il metallo puro è troppo duttile e morbido per non subire danni dovuti all’uso nel corso del tempo. L’andamento del prezzo dell’oro puro determina a sua volta la quotazione dell’oro offerta dai vari negozi: in genere si sottrae dal valore borsistico una percentuale variabile del 30-35%. Infatti ogni compro oro propone prezzi diversi, in base al guadagno che il gestore vuole ricavare dalla transazione.
Passando a esaminare nel dettaglio l’operazione di vendita si sottolinea il fatto che il privato deve presentare il codice fiscale e un documento d’identità valido al negoziante prima di portare a termine la transazione. In questo modo non solo ci si assicura che la persona sia maggiorenne, ma si riportano i suoi dati personali nell’atto di vendita e nel registro apposito. In questi documenti sono riportanti anche la quantità d’oro venduta, la quotazione applicata e la somma corrisposta. La valutazione avviene per pesatura: infatti la quotazione dell’oro è per grammo. Nel caso che si vendano gioielli con pietre preziose incastonate è necessario rivolgersi a negozi specializzati oppure accertarsi che le gemme possano essere tolte facilmente. In caso contrario, per evitare una valutazione approssimativa, è bene presentare la documentazione che attesta il taglio, la purezza e la qualità della pietra: ciò vale soprattutto per i diamanti. La valutazione degli oggetti è sempre senza impegno e gratuita, altrimenti si commette un reato.
Il pagamento avviene in contanti solo se la somma corrisposta è inferiore ai 2.999 euro in base alle leggi antiriciclaggio. Per l’oro viene valutato per una cifra superiore, la transazione avviene con bonifico oppure assegno bancario. Dato che la compravendita avviene tra privati, si è esenti dal pagamento di tasse e IVA. Pochi sanno che si può sempre usufruire del diritto di recesso nel caso si cambiasse idea sulla vendita. Infatti tutti gli oggetti devono rimanere per 10 giorni presso il compro oro in stato di fermo. Il privato può quindi riacquistare gli oggetti e le autorità possono effettuare rilievi sulla transazione per accertare il rispetto delle norme di legge.
Una volta trascorso questo periodo, il compro oro invia tutto il metallo acquistato (ovviamente si parla di quantità rilevanti per ottimizzare le spese) a una ditta specializzata che si occupa di fonderlo e raffinarlo: in questo modo si ottiene oro 24 carati sotto forma di lingotti. Questi sono commercializzati nuovamente entrando nella filiera internazionale come oro da investimento o per essere venduto a orafi e aziende di gioielli, dove viene lavorato in vario modo.