Argento, come riconosco quello di qualità?

vassoio in argento anticoL’argento è un metallo prezioso che viene usato come bene rifugio da secoli; al tempo stesso è uno dei protagonisti del sistema bimetallico monetario. Si caratterizza per essere il migliore conduttore di elettricità e di calore tra i metalli, anche se gli viene preferito il rame in quanto presenta un costo più contenuto. Si distingue immediatamente per il suo colore bianco lucente e per essere molto tenero. In natura si trova sotto forma di pepite che in vene più o meno ricche: in quest’ultimo caso il materiale deve essere estratto e successivamente affinato, eliminando le scorie rappresentate da altri minerali e dalla roccia. I maggiori produttori sono, in Europa, la Svezia, la Spagna e la Polonia, mentre a livello mondiale viene estratto soprattutto in Russia, Stati Uniti, Canada, Cile, Perù e Indonesia.

L’argento viene impiegato in numerosi campi e settori, come l’odontotecnica, l’elettronica, la computeristica, l’ambito alimentare (come colorante) e l’arredo. Infatti può essere usato per creare specchi che riflettono maggiormente e per realizzare un cemento apposito per il vetro. La sua grande diffusione si spiega con la duttilità e la facilità di lavorazione del metallo. Tuttavia il campo di maggiore applicazione riguarda la creazione di gioielli e oggettistica preziosa per la casa, cioè l’argenteria. In questo caso vengono usate delle leghe in quanto l’argento puro è troppo malleabile per non subire danni a causa dell’uso quotidiano. Invece il metallo puro (1000/1000) viene impiegato come bene rifugio e da investimento: si trova sotto forma di lingotti di varie pesi e dimensioni e di monete da investimento.
Al giorno d’oggi rimane inalterata la tendenza a regalare oggetti d’argento in occasioni di ricorrenze speciali, ad esempio un anniversario di matrimonio, un battesimo, una cresima oppure un matrimonio stesso. Infatti si tratta di un regalo prezioso che sottolinea l’importanza dell’evento. Tra i prodotti d’argenteria più diffusi ci sono vassoi, cornici, set di posate, cucchiaini per il caffè o samovar. Meno comuni sono oggi i calici, le brocche e i vasi. Invece i gioielli in argento sono acquistati, regalati e molto apprezzati, anche se hanno un valore inferiore rispetto ai monili d’oro. In tutti i casi è necessario verificare con attenzione il grado di purezza del metallo perché può capitare di imbattersi in esemplari che sono commercializzati come argento mentre in realtà sono semplicemente placcati. Si tratta di vere e proprie truffe, quindi è bene conoscere quali sono le caratteristiche che identificano gli oggetti di qualità.
La lega più diffusa sia per l’argenteria che per i gioielli è la sterling, che presenta un contenuto di argento del 92,5%; la parte restante è composta da rame. In secondo luogo il livello minimo di purezza in Italia indicato per legge è 800 parti d’argento su 1000. In genere si riconosce a colpo d’occhio la minore o maggiore qualità del metallo in base al suo colore. Infatti maggiore è la parte di rame e più scuro è il materiale. Per legge ogni gioiello e oggetto deve essere identificato con il marchio del produttore e con la percentuale di argento. Si tratta del cosiddetto punzone, visibile solo con una lente d’ingrandimento. Diciture come Old Sheffield, Sheffield, Arg. 1000, Silverplated, Argentone o Arg. 800 rappresentano leghe impure oppure un materiale argentato galvanicamente.
Esistono anche metodi casalinghi che consentono di determinare la qualità dei gioielli e dei pezzi d’argenteria. L’argento è un metallo non magnetico, quindi basta avvicinare una calamita all’oggetto per testarne la purezza. Al tempo stesso il materiale un suono simile al tocco di una campana se colpito senza forza eccessiva con un altro metallo. Un test facile da mettere in atto è quello del ghiaccio, che si basa sulla notevole conduttività termica dell’argento. Quindi si posiziona un pezzo di ghiaccio sulla superficie: se si scioglie rapidamente, vuol dire che si tratta di metallo puro oppure di una lega di qualità. Infine si può fare la prova della candeggina, tuttavia questa soluzione viene praticata raramente perché utilizza un agente ossidante che macchia istantaneamente il metallo. Al massimo si può versare un’unica goccia per pulire subito la superficie.